Collectivo dei prigionieri e prigioniere delle Cellule Comuniste Combattenti
Invierno 1993 -1994

La Freccia ed il Bersaglio

Presentazione

1a parte
1.  Qual'è la base ideologica delle Cellule Comuniste Combattenti ?  / 2.  La maggioranza dei documenti della vostra organizzazione tratta di analisi storica, di questione strategiche, ecc, ma evoca molto raramente e molto vagamente un progetto concreto di società intorno al quale i lavoratori potrebbero riunirsi. Potete colmare questa lacuna presentando la costruzione del socialismo secondo la vostra concezione precisa ?  / 3.  Come caratterizzate la crisi attuale ? Quali sono secondo voi gli sbocchi ?  / 4.  Non credete che il sistema capitalista possa ancora apportare qualcosa di positivo ai lavoratori dei paesi del centro ? E del terzo mondo ? Per esempio in termini di sviluppo industriale per i paesi dominati o d'elevazione del livello tecnico delle lore popolazioni in termini d'un benessere superiore grazie alle nuove techniche ?  / 5.  Vorremmo conoscere in modo più preciso la vostra critica alla tesi del “ passaggio naturale ” al socialismo (vale a dire: la dinamica propria del capitalismo creerebbe le condizioni del suo superamento e questo superamento si farà a suo tempo sia attraverso una rivolta violenta spontanea, sia come risultato del processo riformista).  / 6.  Quali sono secondo voi le caratteristiche della lotta ideologica nei paesi dell'Europa Occidentale ? Che importanza bisogna accordare oggi alla lotta contro il revisionismo ?  / 7.  Non c'è una certa confusione possibile nell'uso del termine «  democrazia  » quando denunciate la democrazia borghese, per esempio in rapporto al concetto di democrazia enunciato da Mao Tse-tung od al concetto di lotta per la «  nuova democrazia  » esistente nei paesi dominati ?  / 8.  Che importanza accordate al pensiero di Mao Tse-tung nella lotta rivoluzionaria in Europa Occidentale oggi ? Che ne pensate del concetto del maoismo come «  terza tappa  », «  superiore  », del marxismo ?  / 9.  Come definite la responsabilità ed i compiti concreti dei militanti e delle organizzazioni rivoluzionarie nei centri imperialisti a livello dell'Internazionalismo Proletario ? A proposito di ciò, che senso attribuate esattamente alla parola d'ordine che portate avanti : «  Fare la rivoluzione nel proprio paese, contribuire al suo trionfo dovunque  » ? Stabilisce forse un rapporto con la tesi del «  socialismo in paese solo  » ?

2a parte
10.  La questione principale del marxismo è sempre quella della sua applicazione ai caratteri e dalle specificità di ogni situazione. Avete fatto un'analisi sistematica e storica del movimento di classe nel vostro paese ?  / 11.  Qual'è la vostra analisi della storia del movimento comunista in Belgio ? Nel caso voi consideraste che il PCB sia stato rivoluzionario in un'epoca, vorremmo sapere quando è perché secondo voi ha smesso di esserlo.  / 12.  Qual'è la vostra analisi sulla scissione avvenuta nel PCB nel 1963 e dalla quale è nato il PCB-“Voce del Popolo”, ed in seguito il PCMLB, il PCB(ML) ed I diversi gruppi che si richiamavano al pensiero di Mao Tse-tung ?  / 13.  Quali sono i precedenti più prossimi della lotta armata rivoluzionaria in Belgio ?  / 14.  Qual'era la vostra analisi del contesto politico e sociale dell'Europa in generale, e del Belgio in particolare, al momento della nascita delle Cellule Comuniste Combattenti ? Questo contesto apportava realmente le condizioni oggettive per lo sviluppo della lotta armata rivoluzionaria ?  / 15.  Potete sviluppare più ampiamente la distinzione tra contradizzione a carattere riformista e contradizzione a carattere rivoluzionario — distinzione alla quale sembrate tenere ?  / 16.  Potete sviluppare più ampiamente il concetto di centralità operaia che difendete cosi frequentemente ? Questo concetto non è scaduto oggi, vista la riduzione permanente della classe operaia da circa mezzo secolo ?  / 17.  La scomposizione della classe operaia, l'isolamento di unità di produzione sempre più specializzate e la parcellizzazione delle lotte, non sono forse tutta una serie di fattori concreti che contrastano un progetto unificante delle lotte ?  / 18.  Come spiegate la debolezza della coscienza di classe, l'abbandono del pensiero marxista nel movimento operaio, lo sgonfiamento delle lotte sociali e la povertà delle lotte politiche nel paese ?  / 19.  Qual'è la vostra posizione rispetto alla lotta sindacale in generale e, in particolare, rispetto al sindacalismo in Belgio ? Quale deve essere, secondo voi, l'approccio politico e militante in questo campo ?  / 20.  In questi ultimi anni in Francia, si è visto il sorgere di vasti e decisi scioperi, indipendenti dalle strutture sindacali tradizionali (per esempio lo scopiero del 1988 alla SNCF) ; in Italia i comitati di base hanno spesso scavalcato il sindacalismo ufficiale ; in Germania sono apparsi dei « sindacati d'opposizione », ecc. Si sviluppa lo stesso fenomeno in Belgio ?  / 21.  I disoccupati rappresentanno attualmente oltre il dieci per cento della popolazione attiva del paese. Tenuto conto delle loro condizioni d'esistenza, non pensate che costituiscano una frazione sociale verso la quale l'agitazione e la propaganda rivoluzionaria devono orientarsi prioritariamente ?  / 22.  Quali sono le lotte sociali che si sviluppano attualmente in Belgio ? Che ne è del movimento militante contro la guerra, il militarismo ed il nucleare ? Quali sono le lotte che secondo voi sono centrali ?  / 23.  Come analizzate l'emergenza dell'estrema destra (in particolare in Francia) ? Pensate che questa corrente rappresenti un vero pericolo ? Si differenzia dai movimenti fascisti storici che il nostro secolo ha già conosciuto ? Che posto date alla lotta antifascista nella strategia rivoluzionaria ?  / 24.  Qual'è la vostra posizione in rapporto alle tesi dette ecologiste che mettono sullo stesso piano capitalismo e socialismo, condannandoli tutte due nel quadro di un processo contro il « produttivismo » ? E che ne pensate, più in particolare, del movimento antinucleare che esiste in Belgio ed in Germania ?  / 25.  Qual'è la vostra analisi concernente la lotta contro il patriarcato? Che ruolo attribuite alla lotta delle donne e, secondo voi, quale dev'essere il suo rapporto con la lotta politica di classe ?  / 26.  Che ne pensate delle tesi che fanno di un sedicente « proletariato extralegale » un soggetto rivoluzionario di prima importanza nelle metropoli imperialiste ?

3a parte
27.  Quale dev'essere la strategia rivoluzionaria oggi in Europa ? Quali sono i compiti immediati dei militanti comunisti ? Quali metodi di lotta bisogna sviluppare prioritariamente ?  / 28.  Voi considerate dunque la lotta armata come il metodo di lotta e d'organizzazione per il processo rivoluzionario in una democrazia parlamentare come il Belgio ?  / 29.  Qual'è la vostra concezione della Guerra Popolare (o Rivoluzionaria) Prolungata ? In che questa concezione si accorda e si differenzia dalla Guerra Popolare Prolungata com'è stata concepita e sviluppata in numerosi paesi dominati in seguito alla vittoria del Partito Comunista Cinese nel 1949 ?  / 30.  Come vedete praticamente il processo di costruzione dell'avanguardia rivoluzionaria a partire della situazione attuale del movimento di classe in Belgio ?  / 31.  L'azione delle Cellule Comuniste Combattenti sorprese il movimento rivoluzionario europeo e gli sembro inaspettata perché usciva tutta compiuta dal niente. Il silenzio dell'organizzazione dopo i vostri arresti appare ugualmente inconsueto. Che ne è, esattamente, delle Cellule Comuniste Combattenti ?  / 32.  Perché non rispondete alle numerose calunnie, agli amalgami diffamatori diffusi continuamente dalla stampa ? Il vostro mutismo di fronte a queste manipolazioni è incomprensibile per certi compagni, per altri anche sconcertante. Per esempio, potete dirci che ne è dell'affare dell'attaco alla caserna di Vielsalm nel 1984, in cui una parte del ricavato sarebbe stato trovato in alcune basi delle Cellule, mentre secondo diversi giornalisti o politici borghesi questo attacco sarebbe stato effettuato da commandos degli USA ?  / 33.  Cosa pensate della tesi che afferma che la costruzione di un autentico Partito Comunista è una condizione preliminare inaggirabile per l'apertura della minima pratica armata ?  / 34.  Cosa pensate dell'analisi secondo la quale la lotta armata è prematurata nella misura in cui la situazione attuale sarebbe quella di un paziente lavoro d'organizzazione e di politicizzazione degli elementi avanzati della classe operaia e non di un'adesione delle masse alla rivoluzione ?  / 35.  Qual'è la vostra concezione dei rapporti che devono esistere tra la lotta armata ed il partito ? In cosa differisce la vostra concezione da quella del Partito Comunista di Spagna (ricostituito), che avete avuto l'occasione d'interpellare su questo soggetto ?  / 36.  Che bilancio critico fate oggi della lotta della vostra organizzazione nel 1984/85 ? Avete notato un'avanzata, dei progressi concreti nella coscienza delle masse in Belgio rispetto alla necessità della lotta armata rivoluzionaria ? Si puo dire che una base sociale significativa ha approvato — o perlomeno capito — questa lotta ?  / 37.  Potete spiegare l'interruzione persistente dell'azione armata delle Cellule Comuniste Combattenti a seguito dei vostri arresti ? Non è forse l'indice di un certo scacco ?  / 38.  Si possono spiegare i rovesci subiti da lotte come quelle delle Brigate Rosse, dei GRAPO (e ad un altro livello, della RAF e di AD) fondamentalmente per una mancanza d'appoggio sociale ? Il movimento rivoluzionario non dovrebbe riconsiderare la sua strategia e la sua tattica in funzione di ciò ?  / 39.  Qual'è la vostra concezione dei rapporti che devono esistere tra la lotta armata sviluppata dall'avanguardia rivoluzionaria e le lotte economiche e sociali del proletariato ? La prima deve impegnarsi direttamente a fianco della seconda ? In caso affermativo, quali sono secondo voi le modalità ed i problemi propri a tale impegno ?  / 40.  Le Cellule Comuniste Combattenti non hanno mai diretto le loro azioni armate contro delle persone ; era questa la risultanza d'una scelta tattica, politica o ideologica ? Che ne pensate di questo tipo d'azioni (Buback, Moro, Besse) ?

4a parte
41.  Qual'è, secondo voi, la posta in gioco della costruzione dell'Europa economica a livello del capitalismo mondiale ?  / 42.  Qual'è la vostra posizione a rispetto alle lotte di liberazione nazionale in corso nello stato spagnolo ed altrove in Europa (Paese Basco, Catalogna, Galizia, Corsica, Irlanda del Nord, ecc.) ? La problematica comunitaria che oppone Valloni e Fiamminghi in Belgio appartiene allo stesso campo ? In che misura ?  / 43.  Pensate che la lotta contro la guerra imperialista sia sempre all'ordine del giorno, tenendo in conto gli accordi di disarmo atomico ed altri firmati tra gli USA e l'ex URSS ? La tendenza alla guerra è sempre d'attualità ? In questo caso, il miglioramento del clima Est/Ovest potrebbe provocare uno spostamento delle zone di scontro verso la periferia ?  / 44.  Dopo la fine della seconda guerra mondiale, numerose lotti rivoluzionarie nel mondo hanno suscitato l'entusiasmo e catalizzato l'energia del movimento rivoluzionario europeo (Cina, Albania, Cuba, Algeria, Vietnam e tante altre). Oggi molti hanno perso le loro illusioni e non sanno più da che parte guardare. Quali sono le nuove lotte che possono essere esemplari a livello internazionale ?  / 45.  Come interpretare l'evoluzione dell'URSS e dei paesi d'Europa dell'Est in questi ultimi anni ? Si poteva qualificare di capitalista il sistema sociale dell'URSS ? L'URSS di Gorbaciov rappresentava ancora per voi, ad un livello o un altro, una referenza socialista ? Qual'è la vostra opinione per quel che concerne Stalin ?  / 46.  Che pensate della Cina di Deng Siaoping ? Qual'è la vostra analisi della Rivoluzione Culturale ? Si può definire capitalista la formazione sociale in Cina ? O, secondo voi, è ancora una referenza socialista ?  / 47.  Qual'è la vostra posizione rispetto alle lotte di liberazione nazionale nei paesi dominati ? Alcune delle vostre riflessioni lascerebbero intendere che rifiutate ad ogni movimento, anche di massa, la legittimità di rappresentare gli interessi d'un popolo oppresso, se non è guidato dal marxismo-leninismo. Lo confermate ?  / 48.  Come analizzate la lotta del popolo palestinese in questi ultimi anni ? In un comunicato, le Cellule Comuniste Combattenti hanno approvato l'attacco condotto contro gli agenti di sicurezza della sinagoga della Rue de la Régence a Bruxelles ; potete esporre la vostra posizione rispetto a questo genere d'azioni ?  / 49.  Qual'è la vostra analisi della situazione in Palestina, in Medio Oriente, e della posizione degli stati europei in rapporto a questa situazione ? Che conclusione si può trarre per l'orientamento strategico della lotta internazionalista qui da noi ?  / 50.  Tra i rivoluzionari europei vi sono differenti valutazioni del fenomeno dei movimenti islamici. Alcunni condannano questi movimenti come antisocialisti ed oscurantisti, altri li considerano come delle forze oggettivamente antimperialiste nella misura in cui indebolirebbero l'egemonia USA. Qual'è la vostra posizione a riguardo ?  / 51.  Come si spiega che da quarantacinque anni la sinistra tradizionale in Europa è complice — perlomeno passivo — delle aggressioni perpetrate dallo stato sionista contro i popoli del Medio Oriente ?  / 52.  Qual'è la vostra psoizione rispetto alla guerra popolare che porta avanti da 13 anni il Partito Comunista del Perù ? Che opinione avete del Presidente Gonzalo e della direzione che imprime al PCP ?

5a parte
53.  Seguite gli sviluppi ed i dibatti negli altri paesi europei ? Siete sufficientemente informati ? Quali sono le questioni e le discussioni che giudicate centrali per dei progressi colettivi conseguenti ?  / 54.  Il periodo di riflusso che attraversa attualmente il movimento rivoluzionario in Europa non rende forse necessario di mettere in secondo piano i disaccordi e di tendere risolutamente all'unificazione delle avanguardie combattenti ?  / 55.  Apparentemente c'è una mancanza di coerenza nell'espressione e la posizione delle Cellule Comuniste Combattenti rispetto al movimentio rivoluzionario tedesco ed Action Directe (AD) : riferimenti in tono di elogio alla RAF in alcuni communicati, rifiuto d'inserirsi nel « Fronte commune » RAF/AD proclamato nel gennaio 1985, messa in evidenza di un'azione delle RZ, ecc. Bisogna vedere in ciò un'evoluzione dela posizione della vostra organizzazione ? In questo caso potete presentarne il senso e le ragioni ?  / 56.  Potete sviluppare ciò che secondo voi separa la vostra linea da quella della RAF e di AD ? Alla vista di questi disaccordi, li considerate come dei nemici politici o dei gruppi controrivoluzionari ? O piuttosto conservate con loro una relazione di « fraternità critica » ?  / 57.  Che ne è dell'affare « FRAP » e del contenzioso che ne sarebbe derivato tra le Cellule Comuniste Combattenti ed Azione Diretta ?  / 58.  Che ne pensate del dibattito a proposto di un'eventuale amnistia « di sinistra » che ha diviso il movimento rivoluzionario italiano ? Quali sono le frazioni di questo movimento alle quali vi sentite più vicini ?

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